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VESPA 150 VBA1T – Innovazione della meccanica

Circolo Auto e Moto d'Epoca Frusinate

VESPA 150 VBA1T – Innovazione della meccanica

Racconto di un appassionato restauro

a cura di Attilio Mariconda

Credo che la passione per i motori, ma direi per tutto ciò che è movimento meccanico, è stata sempre nei miei pensieri, sin da bambino. Ricordo che nelle calde estati degli inizi degli anni settanta, i miei amici andavano a giocare a pallone, mentre io preferivo trascorrere le mie lunghe giornate presso l’officina di un meccanico del mio paese, il quale un pò alla volta mi affidava piccoli lavori sempre più impegnativi su moto, vespa, ape.

Quando riuscivo nell’impresa, mi sentivo privilegiato e fortunato, perché mi sentivo soddisfatto. Credo che la manualità, vale a dire la possibilità di “fare “ con le mani, sia una di quelle attività che ha  la capacità di produrre sensazioni di piacere e benessere, contribuendo all’equilibrio psicofisico.

 Negli anni a seguire ho sempre realizzato piccoli lavori di manutenzione su moto, vespa, senza mai cimentarmi in un restauro completo.  Negli anni ’90 la svolta. Ho abbracciato la sfida del restauro iniziando con un cinquantino, poi con un altro ed un altro ancora e così via.

 Nel 2014, non so quanto per caso, l’amico Tommaso Conti (sua la foto in un momento topico),mi ha segnalato  la presenza di una vecchia Vespa, di cui il proprietario voleva disfarsi, ricoverata in un capannone nel territorio di  Fumone. Era una VBA 150 della fine degli anni 50.

Tommaso Conti “in sella”

Un modello che mi ha ricordato immediatamente  gli anni in cui iniziava la motorizzazione di massa, veniva inaugurata l’Autostrada del Sole nel tratto Milano – Parma, gli anni di “Gioventù Bruciata”, ma anche del rock’n’roll di Elvis e dei teenagers.

 Un decennio di grande ottimismo, di sviluppo economico, di ripresa dei consumi. Imperava la voglia di divertirsi, di lasciarsi alle spalle la guerra e voltare pagina. Si moltiplicavano gli ordini di acquisto delle Fiat ,delle Alfa, delle  Lancia e chi non ne aveva la possibilità economica e non volendo rinunciare alla voglia di libertà di movimento , ripiegava sulla Vespa  per portare “in giro” tutta la famiglia. Molto suggestiva anche la moda dei colori, si andava dal rosso rubino al verde salvia, combinazioni cromatiche che testimoniavano l’eccentricità del periodo, in cui le linee tonde caratterizzavano tutti gli oggetti. Elegante e sportiva la Vespa 150 aveva un colore del tutto nuovo, un bellissimo grigio azzurro metallizzato, molto moderno per quei tempi.”Vespizzatevi”era lo slogan della nuova campagna pubblicitaria. Persino il manubrio della 150 VBA era un’opera d’arte in cui non un filo della trasmissione era in vista. La 150 VBA modificava la meccanica, adottava il carburatore sul carter e la distribuzione rotante che consentiva l’utilizzo della miscela – benzina al 2%. Era dotata di un  motore a 3 marce con cambio molto preciso e frizione morbida, fattore molto importante nell’uso urbano. Aveva tuttavia un difetto di accensione ,occorrevano diverse spadellate, tant’era vero che anche la Piaggio consigliava di sostituire la scatola filtro con una dotata di starter e di carburatore 20/17 D.

 Tornando al restauro, io ho scelto di lasciare tutto originale, adottando un escamotage per ottenere partenze veloci. Basta inclinare la Vespa sul lato destro per circa un minuto e l’avviamento veloce è assicurato !

La Vespa era messa molto male, ma in compenso presentava targa e documenti originali. Avevo timore di non farcela da solo, dovevo pescare nei ricordi di gioventù per poterci mettere  le mani. Un po’ alla volta ho iniziato a smontarla, a catalogare e fotografare ogni singolo pezzo, senza tranciare perni e bulloni.

La sabbiatura ha “messo” a nudo i veri problemi: le pedane  ed il porta batteria erano marce, mentre i fianchetti laterali si presentavano letteralmente bucati dalla ruggine .Il manubrio è stato scaldato per poter estrarre i comandi del gas e della marce bloccati. Per la ricostruzione dei componenti del telaio e per l’opera di verniciatura mi sono avvalso del lavoro esperto di un bravissimo carrozziere di Isola del Liri, che oggi, purtroppo, non lavora più e che ha riportato il telaio allo splendore di fabbrica. A  questo punto è iniziato il vero divertimento: consultazione dei manuali di officina, dei siti specializzati ,delle domande agli  amici con più esperienza, dei giri per i mercatini e dei rivenditori nei posti più sperduti. Infine, imparare a distinguere la qualità dalle “cineserie”. Il motore è stato rifatto interamente da me ,ho sostituito cuscinetti, paraoli ,dischi frizione, parastrappi, crocera del cambio, bobina, puntine, impianto elettrico. Tutto con molta pazienza, ho adoperato solo ricambi originali, riutilizzando quelli che potevo salvare, per dare alla Vespa quell’aspetto di vissuto, degli anni che si porta addosso. Riverniciare la targa è stato un vero impazzimento. Mi ha portato via moltissimo tempo, i numeri non venivano mai con i contorni ben definiti. Ho adottato diverse tecniche, ma  con risultati insoddisfacenti. Ad un certo punto è arrivata la giusta intuizione  ed ecco ottenuto il risultato sperato! Il lavoro è durato circa due anni e tra i costi  del restauro e quelli per le pratiche burocratiche  l’impegno economico è stato di circa 2500 euro. Ma oggi è un bel gioiellino, naturalmente TARGA ORO.

Lavoro finito!

Attilio Mariconda

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